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Una questione di condivisione

Aggiornamento: 27 mag 2020

Condividere aspetti del mio lavoro, la mia passione, è come dividere un pezzo di torta con uno sconosciuto e abbandonarsi al piacere in compagnia.



Vi starete domandando che senso abbia un blog sulla psicologia, o quale scopo.

La decisione di iniziare a scrivere personali riflessioni e informazioni rispetto al mio lavoro è nata un po' alla volta e molto timidamente.

Sono una persona che pensa tanto, anche troppo. Amo pensare e amo incontrare nel mio cammino altre persone che mi stimolino a riflettere.

Ho sempre ammirato quelle donne che sono riuscite a fare del loro lavoro una passione da condividere con gli altri, permettendo a chiunque di poter conoscere realtà prima inesplorate. Ho riflettuto spesso sul perché il mondo della salute mentale, la psicologia in particolare, sia quasi un tabù nella nostra società; non per tutti, certamente. Da questa riflessione è nata l'idea di creare un blog, accessibile a tutti, per far si che si possa parlare liberamente di psicologia, di cosa sia realmente "andare dallo psicologo", insomma l'idea è di informare e allo stesso tempo di conversare con voi. 


Un po' di me

All'età di 12 anni, molto casualmente, mi sono imbattuta in un libro che qualche mio compagno di classe (o forse la prof) aveva deciso portare alla biblioteca di classe. Il libro? L'interpretazione dei sogni di Freud.

Non è errato pensare che non sono riuscita ad apprezzare il libro interamente, molte sue parti erano per me incomprensibili. Però mi aveva appassionato e incuriosito. Ricordo che erano i primi tempi in cui si iniziava ad utilizzare internet e a casa mia c'erano solo determinate fasce orarie in cui noi ragazzi potevamo usarlo. Cosi ho scoperto la storia di Freud, questa parolona P s i c o a n a l i s i e più ricercavo informazioni e più me ne appassionavo. Da quel giorno, quando i grandi mi domandavano "che cosa vuoi fare da grande?" io tutta fiera rispondevo "la p s i c o a n a l i s t a".


Un amore travagliato


Dalla terza media ogni mia tesina aveva al suo interno Freud: Interpretazione dei Sogni e Freud in terza media; Alice in Wonderland e l'Interpretazione dei Sogni in quinta superiore e la Psicoanalisi online all'Università. Tuttavia non è stato semplice. Dire che studiavo psicologia perché volevo diventare una psicoanalista faceva aggrottare la fronte a più di qualcuno, come se avessi deciso di diventare un mago o una cartomante. Ho cominciato a chiedermi perché alcune persone fossero cosi indisposte verso la psicologia e come mai altre persone ne fossero cosi poco informate. Mi è sempre sembrata una professione cosi necessaria!


Incontrare le persone giuste al momento giusto

Avere un tutor che vuole vederti crescere e volare con le tue ali ti permette di credere in te stessa.

In triennale dovevo iniziare il tirocinio ed ero molto in ansia perché temevo di non trovare nessuno disposto a prendermi come tirocinante, ero cosi inesperta! Poi è apparsa lei: la zia della mia migliore amica mi ha proposto di fare tirocinio con lei e, credetemi, con lei il mio amore per la psicologia, la psicoanalisi e tutto quello che ci sta intorno è decollato. Ovviamente assistevo e basta ma quello che ho imparato lo ricordo ancora oggi. Sono sua tirocinante anche ora che sono una Specializzanda e vedere come lei è cosi orgogliosa di come sto crescendo professionalmente, mi fa credere di aver scelto la strada giusta per me.


Conoscere è un'avventura


Questa è solo una parte della mia storia, ve l'ho raccontata per suscitare in voi un po' di curiosità, vorrei questo blog stimolasse me e voi a conversare insieme su temi che riguardano il mio lavoro, per me, e un bisogno per tutti noi.


Se questo articolo ti è piaciuto o se vuoi condividere con me un tuo pensiero, scrivimi pure!

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